Santander
Santander
13.tappa del Cammino di Santiago che va da Santander a Santillana del Mar
Cattedrale di Nuestra Señora de la Asunción
Realizzata fra il XII e il XVIII secolo. È in stile gotico, e si compone di due chiese affiancate tra loro, su un terreno in salita (la collina di Somorrostro). La chiesa bassa è la più antica e vi sono stati fatti scavi recenti, rinvenendo terme e altre tracce di un insediamento romano, che si possono vedere grazie a un pavimento di vetro. In uno dei lati della chiesa attirano l'attenzione alcune teste d'argento, al cui interno pare si trovino le vere teste dei Santi Martiri Emeterio e Celadonio.
La chiesa alta fu ampliata varie volte e i suoi soffitti sono molto più alti, sostenuti da archi gotici, però molto austera per quanto riguarda l'arredamento. Possiede due torri campanarie diverse fra loro e alcune cappelle. Fu dichiarata Bene d'Interesse Culturale nel 1931.
Cattedrale di Nuestra Señora de la Asunción
Realizzata fra il XII e il XVIII secolo. È in stile gotico, e si compone di due chiese affiancate tra loro, su un terreno in salita (la collina di Somorrostro). La chiesa bassa è la più antica e vi sono stati fatti scavi recenti, rinvenendo terme e altre tracce di un insediamento romano, che si possono vedere grazie a un pavimento di vetro. In uno dei lati della chiesa attirano l'attenzione alcune teste d'argento, al cui interno pare si trovino le vere teste dei Santi Martiri Emeterio e Celadonio.
La chiesa alta fu ampliata varie volte e i suoi soffitti sono molto più alti, sostenuti da archi gotici, però molto austera per quanto riguarda l'arredamento. Possiede due torri campanarie diverse fra loro e alcune cappelle. Fu dichiarata Bene d'Interesse Culturale nel 1931.
Segnaletica per Cammino di Santiago è sempre una conchiglia o freccia gialla.
Interessante legenda di questa conchiglia : La leggenda narra che lungo il viaggio che condussero i discepoli nel trasporto del corpo di San Giacomo in Galizia, si giunse nella città di Bouzas. Durante le nozze di una coppia locale, lo sposo e il suo cavallo finirono in acqua e annegarono. Emersero improvvisamente nel punto dove passava l’imbarcazione che trasportava il santo ed erano cosparsi di conchiglie. Quando le persone seppero che sulla barca c’era colui che aveva predicato a lungo tempo nella terra spagnola, considerarono quell’evento un miracolo di San Giacomo e la conchiglia come simbolo dei pellegrini che da quel momento si fossero recati alla sua tomba.
Un motivo storico è legato al fatto che molti pellegrini che partivano dalle coste atlantiche si nutrivano dei frutti delle conchiglie che abbondavano sulla costa e conservavano portando con se la conchiglia stessa. Inoltre la conchiglia era già da tempo considerata un simbolo legato all’amore nelle civiltà pagane e successivamente divenne, oltre che per Santiago, anche simbolo degli altri pellegrinaggi.
Interessante legenda di questa conchiglia : La leggenda narra che lungo il viaggio che condussero i discepoli nel trasporto del corpo di San Giacomo in Galizia, si giunse nella città di Bouzas. Durante le nozze di una coppia locale, lo sposo e il suo cavallo finirono in acqua e annegarono. Emersero improvvisamente nel punto dove passava l’imbarcazione che trasportava il santo ed erano cosparsi di conchiglie. Quando le persone seppero che sulla barca c’era colui che aveva predicato a lungo tempo nella terra spagnola, considerarono quell’evento un miracolo di San Giacomo e la conchiglia come simbolo dei pellegrini che da quel momento si fossero recati alla sua tomba.
Un motivo storico è legato al fatto che molti pellegrini che partivano dalle coste atlantiche si nutrivano dei frutti delle conchiglie che abbondavano sulla costa e conservavano portando con se la conchiglia stessa. Inoltre la conchiglia era già da tempo considerata un simbolo legato all’amore nelle civiltà pagane e successivamente divenne, oltre che per Santiago, anche simbolo degli altri pellegrinaggi.
Nell’antichità i pellegrini cucivano la conchiglia sul proprio mantello o sul copricapo dopo essere arrivati a Santiago, come segno dell’avvenuto cammino e con l’utilità di poter ritornare a casa senza dover pagare dazi lungo la strada. Diversamente i pellegrini moderni spesso la pongono sul proprio zaino fin dall’inizio, come simbolo che li contraddistingue, acquistandola alla partenza.
la cattedrale interno
E qui finisce il centro storico con questa stupenda cattedrale, l'unica cosa rimasta intata dopo il grande incendio ...Il 15 febbraio 1941 a Santander scoppiò una catastrofe che l'avrebbe cambiata per sempre. Un incendio, colpito da un intenso vento da sud, ha divorato il centro della città, lasciando circa 10.000 persone senza casa e 120.000 metri quadrati di rovine e macerie, dove fino ad allora si era concentrato il 90 per cento dell'attività commerciale.
il resto di Santander non ci ha colpito particolarmente...
Stavamo andando verso penisola Maddalena ma abbiamo scoperto che è parecchio lontano da qua....quindi ci mettiamo in costume e prendiamo un po di sole sulle panchine sdraio da città e poi andiamo comprare da mangiare qualcosa
Anche se non siamo in spiaggia si sta bene anche qui sempre bello ventilato
Anni prima, nel 1893, un altro incendio creò forti danni e morti alla città. Questa volta il fuoco si propagò su una nave che portava dinamite ed era attraccata al porto di Santander. Il porto era gremito di gente curiosa di vedere cosa stessa succedendo sulla nave. Nonostante le autorità fossero al corrente della gravità della situazione non evacuarono la zona. La dinamite esplose e capite bene quale possa essere stata la conseguenza. Oltre a morti certe, la città venne invasa anche dall’acqua spostata dalla forza d’urto dell’esplosione.
E qui finisce il centro storico con questa stupenda cattedrale, l'unica cosa rimasta intata dopo il grande incendio ...Il 15 febbraio 1941 a Santander scoppiò una catastrofe che l'avrebbe cambiata per sempre. Un incendio, colpito da un intenso vento da sud, ha divorato il centro della città, lasciando circa 10.000 persone senza casa e 120.000 metri quadrati di rovine e macerie, dove fino ad allora si era concentrato il 90 per cento dell'attività commerciale.
il resto di Santander non ci ha colpito particolarmente...
Stavamo andando verso penisola Maddalena ma abbiamo scoperto che è parecchio lontano da qua....quindi ci mettiamo in costume e prendiamo un po di sole sulle panchine sdraio da città e poi andiamo comprare da mangiare qualcosa
Anche se non siamo in spiaggia si sta bene anche qui sempre bello ventilato
Anni prima, nel 1893, un altro incendio creò forti danni e morti alla città. Questa volta il fuoco si propagò su una nave che portava dinamite ed era attraccata al porto di Santander. Il porto era gremito di gente curiosa di vedere cosa stessa succedendo sulla nave. Nonostante le autorità fossero al corrente della gravità della situazione non evacuarono la zona. La dinamite esplose e capite bene quale possa essere stata la conseguenza. Oltre a morti certe, la città venne invasa anche dall’acqua spostata dalla forza d’urto dell’esplosione.
Non volendo farsi mancare nulla, nel 1894 ci fu una seconda esplosione durante il lavoro di recupero della dinamite che era andata persa sul fondo del mare a seguito della disgrazia dell’anno precedente.
L’elemento che ricorda questi avvenimenti è questo monumento sulla passeggiata di fronte al molo principale.
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