Drago Vaia .....Lavarone

Rivoli Veronese 
eccoci di nuovo in viaggio, questa volta andiamo in Trentino e poi Veneto 
Brentino Belluno
che bella questa zona qui, dobbiamo venire in moto prima che comincia fare caldo
Pascal stamattina è gnecco perchè non ha dormito, perchè previsioni danno acqua, perchè io non sto bene... ancora mal di gola e raffreddore da 3 settimane ....uffaaaa....ho fatto la cura di antibiotici perché avevo tonsilite ma niente, sembra che ricomincio sempre da capo 
va be' facciamo una seconda colazione e ripigliare Pascal ....😀 comunque qui c'è il sole e da noi stava piovendo, sei contento Pascal ? 
Folgaria
lago di Lavarone
il lago lo lasciamo per ultimo quando torneremo ancora di qua, ora visto che non piove andiamo su vedere il drago Vaia, dobbiamo andare in paese Lavarone  
Lavarone
eccoci che siamo partiti, si parte dal municipio di Lavarone, e poi Croce rossa seguendo il sentiero Magrè Tablat, 45 min di camminata 
si passa dentro il paese
qui ci sono ancora gli addobbi natalizi
poi quelli pasquali 😁
eccolo il uomo gnecco 😀😀.....ma ora ride, è felice 
e dopo 45 minuti eccoci arrivati ....diverse sculture di animali in legno 
che carino questo ....ahahhaha
Drago Vaia
dal sito: "L’opera di Martalar protegge la rinascita di una montagna offesa.....
L’autore dell’opera è dello scultore Marco Martalar, anche autore del Cervo di Vaia sull’Alpe Cimbra, a cui ha fatto seguito, nel settembre del 2022 la grande Lupa del Lagorai."

"Il Drago Alato di Magré, si trova nella frazione del comune di Lavarone, nell'Alpe Cimbra. Si tratta del Drago in legno più grande del mondo. Mesi di lavoro, 3.000 viti e 2.000 scarti di arbusti.
Un Drago che supera i 6 metri di altezza e i 7 di lunghezza che sembra uscire dai migliori film fantasy di tutti i tempi. Un’opera la cui straordinarietà sta anche nella sua caducità. Realizzato con un legno non trattato, destinato a scomparire piano piano nel tempo, sotto la forza della neve e del vento. Un Drago che tornerà ad essere natura pura."
Vaia
"Il 29 ottobre del 2018 un vento uragano che ha superato in Trentino i 200 km/h ha ferito le nostre montagne. Un evento meteorologico estremo proveniente dall’Atlantico ha schiantato milioni di alberi, con la conseguente distruzione di decine di migliaia di ettari di foreste alpine.
La tempesta porta il nome di Vaia Jakobs, manager di una multinazionale tedesca. Il suo nome si è reso immortale dopo che suo fratello Skouras, nel 2017, per farle un regalo originale di Natale, lo regalò all’Istituto di Meterologia dell’Università di Berlino per poterlo assegnare in modo casuale a uno specifico evento.Un gesto d’amore finito, ai dadi, sul tavolo sbagliato. Perché Vaia è un nome di pace e non di guerra, è quello delle foglie di palma che la folla agitò per accogliere il ritorno di Gesù a Gerusalemme, quello della Domenica delle palme."
vista da sopra 






e ora dopo 100 foto con drago torniamo giù 

vista dalla strada ....sembra vicino 

foto presa dal web ....dopo la tempesta Vaia....disastro 😒

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